METODOLOGIA

Attraverso tecniche psicologiche basate sul linguaggio dell’inconscio, del gioco e dell’immaginazione creativa si andranno a stimolare forze che sono già presenti in ognuno di noi: energie latenti che operano in noi anche quando non ne abbiamo consapevolezza.

In più, come già hanno sottolineato diversi studiosi, tra cui Francis Galton, fondatore delle teorie eugenetiche, le nostre funzioni psicologiche tendono ad atrofizzarsi mentre rimangono attive solo le funzioni che l’abitudine ci costringe ad usare. Da qui l’importanza di tutti quegli esercizi e tecniche psicologiche che possano aiutare l’individuo a sperimentare tutte le diverse parti di sé e non solo quelle più abitudinarie.

Attraverso queste tecniche è possibile in modo pratico comunicare con l’inconscio e in un certo senso trasformarlo laddove ci siano stati dei traumi o dei blocchi, così come sanare ferite incontrate dal bambino che è dentro ognuno di noi. L’inconscio, attraverso l’immaginazione, può fare esperienza. Soprattutto può fare quelle esperienze positive che, per alcune ragioni, non si è potuto fare nel modo più sano.

Sappiamo ormai tutti che il cervello durante la giornata passa continuamente da uno stato di onde ad un altro: onde beta, alfa, theta, ecc.. , proprio come durante il sonno, a seconda delle circostanze che si vivono. È stato dimostrato che sostare a lungo in pensieri negativi durante la giornata provoca una lunga serie di danni sia fisici che psicologici. Le onde Beta sono legate alla paura e all’ansia, al pericolo e alla produzione di cortisolo e adrenalina in eccesso. La società moderna ci costringe ad essere immersi molto spesso in una miriade di immagini, spesso negative, e situazioni che però aumentano enormemente la quantità di onde Beta nel nostro cervello. Solamente i pensieri negativi possono aumentare la produzione di cortisolo, anche se non vi è un effettivo pericolo (per avere una buona digestione sarebbe meglio non guardare il telegiornale mentre si mangia). Anna Freud ci ricorda che una situazione fortemente immaginata per l’inconscio non ha alcuna differenza rispetto ad una situazione realmente vissuta.

Un pensiero negativo inconscio ci mantiene in frequenze cerebrali molto alte e dannose. Con il passare del tempo un eccesso di cortisolo porta nel cervello un accumulo di calcio nelle cellule e aumentano i radicali liberi, legati all’insorgere di malattie.

Il fattore principale scatenante eccessivi livelli di stress è di solito legato ad esperienze traumatiche o negative non elaborate, che continuano ad agire a livello inconscio, generando alti livelli di onde Beta.

Insegnare tecniche psicologiche per gestire e rafforzare la parte inconscia significa anche abbassare le onde Beta attraverso la modificazione delle immagini negative inconscie. Bruce Lypton (“la biologia delle credenze”) ci ricorda che il pensiero influisce sull’organismo, anche a livello molecolare del DNA. Quando cambio le onde cambia anche la sequenza di neuroni che si accendono; cambia il mio modo di pensare ed effettivamente la realtà intorno a me comincia a seguire questo il cambiamento.

Una volta individuate le maschere e le ferite principali di una persona, sarà lei stessa attraverso la volontà a modificare ciò che ritiene necessario.